(Namur 1899 - Parigi 1984) poeta e pittore francese di origine belga. Dopo un’infanzia solitaria, si imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe. Tornato in Europa, si stabilì a Parigi (1928). Segretario di J. Supervielle, entrò in contatto col gruppo surrealista e diresse la rivista «Hermès», interessata ai rapporti tra mistica e poesia. Nel 1929 riprese a viaggiare. Fu rivelato al pubblico da A. Gide. Dopo il 1945 si avvicinò all’esistenzialismo. I suoi primi scritti, pervasi da un feroce spirito di ribellione, sono del 1921. Chi fui (Qui je fus, 1927) rivela precisi influssi surrealisti. In seguito, l’acre umore di M. si è espresso attraverso la creazione del personaggio di Plume (Un certo Piuma, Un certain Plume, 1930; Plume, 1937). La successiva produzione appare legata alle sue peregrinazioni e segnata dalla guerra, tragica presenza, ma sempre filtrata da un’immaginazione onirica: Ecuador (1929), Un barbaro in Asia (Un barbare en Asie, 1933), Fra centro e assenza (Entre centre et absence, 1936), Viaggio in gran Garabagne (Voyage en grande Garabagne, 1936), Esorcismi (Exorcismes, 1943), Qui Poddéma (Ici Poddéma, 1946), Poesia per potere (Poésie pour pouvoir, 1949). Dal 1955, M. si dedicò alla sperimentazione degli allucinogeni, in particolare della mescalina, scrivendo testi di notevole valore sia poetico sia documentario: Miserabile miracolo (Miserable miracle, 1956), L’infinito turbolento (L’infini turbulent, 1957), Allucinogeni e conoscenza (Connaissance par les gouffres, 1961), Venti e polvere (Vents et poussières, 1963), Le grandi prove dello spirito e le innumerevoli piccole (Les grandes épreuves de l’esprit, et les innombrables petites, 1966). Tra le altre opere si ricordano: Modi di un risvegliato (Façons d’éveillé, 1969), Modi di un addormentato (Façons d’endormi, 1969), Pali angolari (Poteaux d’angle, 1971), Momenti (Moments, 1973), Braccio rotto (Bras cassé, 1973). La poesia di M., espressione di un surrealismo «raziocinante», è influenzata per diversi aspetti da Lautréamont, Rimbaud, Kafka. La scrittura, aggressiva e angolosa, è percorsa a tratti da un crudele umorismo.